Risveglio digitale

in un ristorante uomini e robot mangiano felici

Cap.5 Risveglio digitale

Sintesi

Il testo esplora l’impatto dei social media e della tecnologia sulla vita quotidiana attraverso una conversazione tra Ascanio e Donatella. Ascanio, un uomo che ha scoperto Facebook in età avanzata, riflette sulla sua dipendenza dal condividere online, messo in discussione da Donatella. Donatella, utente avanzata della tecnologia, descrive come gli occhiali Meta le offrano informazioni e sicurezza, considerandoli un potenziamento. La discussione evidenzia come la tecnologia permea ogni aspetto della vita, alterando le interazioni sociali e la percezione della realtà, e solleva interrogativi sull’evoluzione antropologica in atto. La scena di un ristorante, dove tutti sono immersi nei propri dispositivi, illustra vividamente questa trasformazione.

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  • Aspetta, faccio una bella foto e la metto su Facebook! - disse sorridendo Ascanio
  • Certo, ne faccio anche io una e la posto su Instagram*- rispose la donna*
  • Mi sono fatto l’account su Facebook solo da pochi mesi e ho ritrovato un sacco di amici: tu ci sei?
  • Sì, certo, ti mando il link su whatsapp così mi mandi richiesta di amicizia
  • Bene così stiamo sempre in contatto. Calcola che io tutto quello che faccio lo posto subito su Facebook e, non ci crederai, ricevo un sacco di commenti dagli amici. - disse Ascanio con aria compiaciuta
  • Immagino. Io ultimamente non ci vado spessissimo, preferisco Insta
  • Cosa?
  • Instagram. Lo trovo meno invasivo.
  • Non so che dirti, io ho Facebook e l’ho scoperto a 60 anni!
  • Ogni social ha le sue caratteristiche
  • Immagino

Era la terza volta che Ascanio usciva con Donatella. Un bancaria di 45 anni appena che si era separata da poco, con una figlia e tanta voglia di divertirsi.
Ascanio l’aveva conosciuta grazie all’ex marito, poi l’aveva incontrata per caso in un supermercato pochi giorni prima ed era stata proprio lei a chiedergli di vedersi in Osteria per fare due chiacchiere.
Ascanio era rimasto lusingato dal suo invito, non che avesse mai avuto difficoltà nel conquistare le donne fino ai 50 anni ma dopo il suo 63esimo aveva consapevolizzato di aver sempre meno chances.

  • Perché mi hai chiesto di uscire? - chiese Ascanio
  • Non sei uno fatto con lo stampino. Sei tu e sei diverso da chiunque. La maggior parte delle persone oggi sembrano uscite da una stampante 3D con un’unica matrice. Tu sei free e per di più sei sempre stato contro il sistema o almeno ci hai provato.
  • Bè, grazie. Sono bellissime parole, forse anche un po’ esagerate
  • No, no non sono esagerate.
  • Certo non avrei mai pensato che alla prima portata avresti preso il telefono per fare una foto. Sinceramente mi sembra un po’ un controsenso rispetto quello che sei sempre stato - concluse Donatella fissando negli occhi

Ascanio rimase in silenzio. Non avrebbe mai potuto immaginare che postare su Facebook potesse avere tutto questo significato.
D’improvviso si materializzò nel suo cervello un pensiero che lo gettò ancora di più nella confusione: Perchè considerare assurdo lo stile di vita di Dario, suo figlio, che passava tutto il giorno chiuso in casa davanti al computer quando lui da mesi non faceva che guardare fisso lo schermo del cellulare?
Sì, lui non stava chiuso dentro casa, ma nonostante questo in ogni istante doveva prendere il telefono e scattare foto da condividere online. Una forma di dipendenza all’aperto ma pur sempre una dipendenza .
Ascanio aveva cercato in ogni momento della sua vita di fare scelte singolari e diverse, oggi si trovava a fare esattamente tutto quello che facevano milioni di persone nella sua stessa condizione.

  • Hai ragione amica mia. Mi stai facendo riflettere su cose a cui non avevo pensato.
  • Non devi rimanerci male - rispose Donatella - Questi strumenti piano piano entrano nella nostra vita e poi nei nostri momenti di debolezza ti aiutano a non perderti. Se ci pensi, è come avere un posto segreto dove ricaricarti - consluse Donatella sorridente
  • Io ho iniziato pensando di lanciare in mare una bottiglia con un messaggio di aiuto dentro affinché qualcuno la raccogliesse e mi sostenesse in quel momento di difficoltà. Poi il momento difficile è passato ma la voglia di condividere con gli amici è rimasta. Però se ci pensi alla fine sei catturato da quella sensazione confortevole di non essere mai solo.
  • E’ così! Per me è bello
  • Boh. Non so che dirti
  • Che ne dici di mangiare la pasta? Se aspettiamo ancora è colla vera! - disse Donatella ridendo

La bontà della pasta alle vongole cancellò dalla mente tutti i dubbi e le congetture esistenziali; il gusto delicato ma saporito, il sapore è leggermente dolce e iodato, con un retrogusto minerale ricordavano la freschezza dell’oceano.
Quel piatto così vivido spolverò via le scorie dei troppi ragionamenti astratti e a tratti senza soluzione. Seguirono 10 minuti di gioia sensoriale senza parole.
Dopo l’ultima forchettata Ascanio si guardò intorno soddisfatto ma di nuovo un nota di grigio attraversò la sua mente.
Al tavolo accanto una coppia era intenta a chattare, ovviamente ognuno con i propri amici e la figlia, di circa 7-8 anni, non faceva che scollare su un tablet: ogni 5 secondi un colpo per passare al video successivo.
Alla sua destra un uomo solo sui 60 stava lasciando raffreddare la bistecca pur di continuare a chattare con chissà chi.
All’estrema sinistra si stava festeggiando un compleanno: 5 amiche che ogni 7-8 minuti interrompevano le loro conversazioni per scattare l’ennesima fotografia. Immediatamente dietro a Donatella, infine, due ragazzi dibattevano su quello che aveva appena postato un amico comune.
Un brivido lo attraversò.

  • Hai notato che tutte le persone sedute in questo ristorante sono intenti a fare cose con il loro cellulare? - domandò Ascanio
  • E certo. È normale, siamo nel 2025.
  • Tu dici che è normale?
  • Sì! Non ti sei accorto che io stessa ho gli occhiali Meta?
  • Cioè?
  • Con questi occhiali io posso fotografare,riprendere, chiedere informazioni alla mia assistente virtuale che mi risponde utilizzando la conduzione ossea, una tecnologia che trasmette il suono attraverso le ossa del cranio anziché tramite le orecchie.
  • Oh cavolo - rispose perplesso Ascanio
  • Rincasare alle 3 di notte non mi mette più paura perché sono protetta dai miei occhiali- rispose soddisfatta Donatella e poi continuò - ho tutte le risposte che voglio: sono potenziata! Ho un super potere!
  • Sì, in effetti. Quindi tu dici che è inutile preoccuparsi? - chiese l’uomo fiducioso
  • Molto meglio. Attraverso un’analisi dei dati in tempo reale tu sai tutto di una persona. Ti basta chiedere! Guarda. *“*Meta, voglio sapere le diverse tipologie di persone che utilizzano i social” - domandò la donna ad alta voce guardando nel vuoto e poi cominciò a ripetere ad alta voce la risposta fornita dal suo assistente virtuale
  • I social network più diffusi si distinguono per le diverse fasce d’età dei loro utenti e per gli obiettivi che questi perseguono. Facebook è frequentato soprattutto da persone tra i 45 e i 65 anni che lo usano per rimanere in contatto con amici e familiari, leggere notizie e partecipare a gruppi tematici. Instagram è più popolare tra i 18 e i 45 anni, con utenti interessati a condividere momenti visivi, seguire influencer e scoprire nuovi prodotti. TikTok attira una fascia giovane, tra i 13 e i 35 anni, ed è il punto di riferimento per video virali, sfide e creatività. LinkedIn è utilizzato da professionisti tra i 25 e i 55 anni per networking, ricerca di lavoro e aggiornamenti settoriali. X (ex Twitter) coinvolge utenti tra i 20 e i 50 anni alla ricerca di notizie, dibattiti e interazioni con esperti. Snapchat è scelto principalmente dai giovani tra i 13 e i 25 anni per la comunicazione immediata e spontanea. YouTube, con un pubblico trasversale, è il principale canale per contenuti educativi, tutorial e intrattenimento - e poi concluse la trasmissione - Meta stop risposta
  • Fantastico. Puoi chiedere informazioni su di me? Anzi no, su mio figlio Dario Mariotti
  • Ok. Meta trova informazioni su Dario Mariotti - poco dopo meccanicamente ricomincio a ripetere ad alta voce le notizie che risuonavano nella sua mente - Risultano associati a questo nome diversi profili: il primo è un esperto tecnologico, il secondo una persona che vive e lavora come chef a Miami, il terzo profilo è quello di un comandante di navi mercantili ora in viaggio tra Gioia Tauro e Genova - poi bloccò la trasmissione - Meta stop risposta
  • L’informatico è mio figlio. Pazzesco. Mi hai lasciato senza parole.
  • Sì è meraviglioso e siamo tutti più sicuri
  • Mi hai convinto, cosa prendi come seconda portata? - domandò Ascanio cercando di cambiare discorso

Quella scoperta che tutto ormai poteva essere conoscibile è condivisibile, aveva scosso qualcosa dentro la mente dell’uomo, ma purtroppo non poteva comprendere appieno la portata rivoluzionaria di quello che aveva appena visto e sentito. Non possedendo le conoscenze tecniche per poter comprendere appieno tutto quello che aveva visto e sentito, non poteva rendersi conto che ormai non era più una rivoluzione digitale ma antropologica.


Spunti di riflessione su “Ristorante: Dipendenza Digitale e Trasformazione Sociale”
Tema Centrale: La Dipendenza Digitale e la Trasformazione Antropologica nel Contesto di un Ristorante
Questo documento esplora come la tecnologia, in particolare i social media e i dispositivi come gli occhiali Meta, stiano trasformando le interazioni umane, la privacy e la stessa natura dell’esperienza umana, il tutto attraverso la lente di un ristorante contemporaneo. Il protagonista, Ascanio, un uomo di 63 anni, si confronta con queste nuove realtà e riflette sul suo ruolo all’interno di questo cambiamento.
Punti Chiave e Citazioni Significative:

  • La “Restaurant Social” e la Condivisione del Cibo: L’atto di fotografare e condividere il cibo sui social media è presentato come una pratica normalizzata, ma che solleva interrogativi sull’autenticità e sulla spontaneità dell’esperienza. Ascanio stesso, un tempo “anticonformista,” si ritrova coinvolto in questa dinamica, creando una dissonanza: “Certo non avrei mai pensato che alla prima portata avresti preso il telefono per fare una foto. Sinceramente mi sembra un po’ un controsenso rispetto quello che sei sempre stato”. Questo evidenzia la forza pervasiva della cultura digitale, che influenza anche coloro che si sono storicamente opposti a convenzioni simili.
  • Dipendenza Digitale e Iperconnessione: Il testo confronta la dipendenza di Ascanio dal suo smartphone con quella di suo figlio, Dario, dal computer. Entrambi sono esempi di dipendenza digitale, sebbene in contesti diversi. Ascanio si interroga sull’ipocrisia di criticare il figlio, mentre lui stesso è costantemente connesso: “Perchè considerare assurdo lo stile di vita di Dario, suo figlio, che passava tutto il giorno chiuso in casa davanti al computer quando lui da mesi non faceva che guardare fisso lo schermo del cellulare?“. Questo sottolinea la difficoltà di riconoscere la propria dipendenza quando è socialmente accettata e normalizzata.
  • La Ricerca di Connessione e la Paura della Solitudine: Donatella presenta i social media come un rifugio, un modo per combattere la solitudine e trovare supporto emotivo: “Questi strumenti piano piano entrano nella nostra vita e poi nei nostri momenti di debolezza ti aiutano a non perderti. Se ci pensi, è come avere un posto segreto dove ricaricarti”. Tuttavia, questa “sensazione confortevole di non essere mai solo” può facilmente trasformarsi in dipendenza.
  • Isolamento in Mezzo alla Folla: Ascanio osserva che tutti nel ristorante sono assorbiti dai propri dispositivi, creando un senso di isolamento in un luogo che dovrebbe favorire la socializzazione: “Hai notato che tutte le persone sedute in questo ristorante sono intenti a fare cose con il loro cellulare?“. Questa immagine vivida solleva domande sulla qualità delle interazioni umane nell’era digitale.
  • La Realtà Aumentata e il “Super Potere” degli Occhiali Meta: L’introduzione degli occhiali Meta di Donatella rivela un livello più avanzato di integrazione tecnologica, offrendo accesso immediato a informazioni e funzionalità avanzate. Donatella descrive questi occhiali come una forma di “super potere” che la protegge e le fornisce tutte le risposte: “Rincasare alle 3 di notte non mi mette più paura perché sono protetta dai miei occhiali. ho tutte le risposte che voglio: sono potenziata! Ho un super potere!“. Questo solleva questioni sulla privacy, sulla sicurezza e sulla potenziale dipendenza da queste tecnologie.
  • Sorveglianza e Perdita della Privacy: La capacità degli occhiali Meta di recuperare informazioni personali su chiunque, compreso il figlio di Ascanio, solleva serie preoccupazioni sulla perdita della privacy e sul potenziale abuso di queste tecnologie. Questo mette in discussione il limite tra il miglioramento personale attraverso la tecnologia e la sorveglianza intrusiva.
  • La Trasformazione Antropologica: La conclusione sottolinea la profondità del cambiamento in atto, definendolo una “rivoluzione antropologica” piuttosto che una semplice rivoluzione digitale. Ascanio, pur essendo consapevole del cambiamento, non riesce a comprenderlo appieno a causa della sua mancanza di competenze tecniche: “Non possedendo le conoscenze tecniche per poter comprendere appieno tutto quello che aveva visto e sentito, non poteva rendersi conto che ormai non era più una rivoluzione digitale ma antropologica.” Ciò implica che una comprensione profonda del cambiamento richiede sia consapevolezza critica sia competenze tecniche.

Implicazioni:

  • Equilibrio tra Tecnologia e Interazione Umana: Il testo invita a riflettere su come bilanciare l’uso della tecnologia con la necessità di interazioni umane significative e autentiche.
  • Privacy e Sorveglianza: Solleva interrogativi cruciali sulla privacy, la sorveglianza e il potere delle aziende tecnologiche nella società contemporanea.
  • Identità e Autenticità: Esplora come l’identità e l’autenticità vengono ridefinite in un mondo sempre più mediato dai social media.
  • Alfabetizzazione Digitale: Evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza e alfabetizzazione digitale per navigare le complessità del mondo digitale e per mitigare i rischi associati alla dipendenza tecnologica e alla perdita della privacy.

In Conclusione:
“Ristorante: Dipendenza Digitale e Trasformazione Sociale” offre una visione perspicace della società contemporanea, in cui la tecnologia è pervasiva e la linea tra reale e virtuale è sempre più sfumata. Il testo invita a una riflessione critica sull’impatto di questa trasformazione sulla nostra vita, sulle nostre relazioni e sulla nostra stessa umanità. Il ristorante funge da microcosmo di questa trasformazione, mostrando come le dinamiche sociali vengono rimodellate dall’uso crescente della tecnologia.

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